messaggio di fine 2022 a tutto il Circo all'inCirca da parte del presidente
“L’amore ci viene strappato con lo stesso argomento con cui ci viene strappato tutto: in nome della libertà. Quando il capitalismo promette libertà va a finire che ci getta sistematicamente nell’abbandono più assoluto." Sono le parole di Manuel Cruz, un filosofo spagnolo, che mi ha colpito molto e che quest’anno mi ha dato uno spunto per riflettere; mentre fuori è la vigilia di Natale e in strada si è riversata l’intera città a caccia dell’ultimo acquisto, scrivo un appello a te che non rimani indifferente. A te che nonostante tutti i segnali provenienti da un mondo ormai a pezzi credi ancora che sia possibile cambiarlo. A te che ami. Perché amare è probabilmente il gesto più rivoluzionario che io conosca per combattere tutto ciò che trasforma i sentimenti in merce, rendendoli suscettibili di obsolescenza, caducità e banalità. È il gesto dell’artista, che non compie la propria opera nel fugace tempo di un’infatuazione amorosa, bensì nel lungo tempo della progettazione, della gestazione della propria visione e sa che il suo progetto è in grado di durare per sempre se rimarrà fedele alla propria intuizione. In un mondo in cui tutte le azioni che compiamo devono avere un’utilità personale, possibilmente economica, penso un amore così sia abbastanza anacronistico e tanto disfunzionale da spiazzare chi vi ci si imbatte: potrebbero nascere pericolose rivoluzioni di cui sentiamo bisogno per salvare il mondo e noi stessi, per ripensare l’essere umano come un fine (“mai come un mezzo” Kant).Voglio dunque augurarti di amare di più e più forte, far si che lo scopo della tua vita non sia tu, ma il progetto, la persona, la visione che hai scelto; nonostante qualsiasi pubblicità commerciale in cui tu ti imbatta oggi e ogni giorno dell’anno ti dicano esattamente il contrario.“Verbum caro factum est” reciterà qualche credente oggi. Il Natale che mi piace celebrare è questo, una parola pensata che diventa azione concreta, un testo che si trasforma in spettacolo, un progetto che diventa realtà. Nonostante sia da cinque anni che non dormo perché sono divenuto padre e spesso venderei i figli per qualche ora di sonno, sto assistendo al miracolo di un progetto che diventa carne e ossa. È un esempio, forse il più facile da comprendere, di creatività; l’artista non è solo un colpo di genio, ma tutto ciò che a quell’intuizione fugace consegue per raggiungere l’obiettivo di far crescere e nutrire il proprio progetto: l’impegno, la fatica, la responsabilità e le notti insonni. Penso che chi non sia in grado di amare così non possa generare alcunché; la sua proposta è, nella più fortunata delle ipotesi, un fenomeno da baraccone, che il mercato utilizzerà per quel tempo fugace in cui dura un’infatuazione per poi gettarlo nella solitudine. “L’amore non è necessario, è un sentimento che diventa necessario e imprescindibile grazie ad un processo che è nelle nostre mani. La sua sorte finale dipende da noi. Non si tratta di sostituire il destino con il caso, bensì con il compito”, è sempre Manuel Cruz e io aggiungo che oggi non celebriamo una magia che risolve i problemi del mondo, ma la responsabilità di un’intera umanità che ha il compito di cambiare il mondo nel nome di un’antica intuizione, alla ricerca di quella cosa “invisibile agli occhi” che riesce a mettere insieme materia e universo insensibile (Piccolo Principe). “Quando ami sei a ritmo con l’universo” dice Massimo Gramellini interpretando Platone, danzi sulla vita e capisci che l’amore è l’unico motivo per cui vale la pena di esistere. Amando diventiamo creatori e creativi perché riusciamo a connettere il nostro spirito, ciò che sentiamo e che non ha un preciso nome, con le cose concrete di questo mondo. Riusciamo così a dare vita alle nostre intuizioni. La vera trasgressione in un mondo materialista è la spiritualità e io ti auguro che questo Natale sia per te un’occasione per danzare a ritmo con l’universo. Buon Natale.